Terminologia
Decibel (dB) |
L’unità di misura per esprimere l’intensità relativa del suono. L’applicazione diretta di scale lineari (in Pa) alla misura della pressione sonora porta a numeri grandi e ingestibili. Poiché l’orecchio risponde in modo logaritmico e non lineare agli stimoli, è più pratico esprimere i parametri acustici come rapporto logaritmico tra il valore misurato e un valore di riferimento. Questo rapporto logaritmico è detto decibel o dB. Il vantaggio dell’utilizzo del dB è illustrato chiaramente dalla figura sottostante, dove la scala lineare, contenente numeri elevati, viene convertita in una scala più gestibile, da 0 dB (soglia dell’udito, 20 μPa) a 130 dB (soglia del dolore, ~100 Pa). Il nostro udito copre una gamma sorprendentemente ampia di pressioni sonore, con un rapporto di oltre un milione a uno. La scala in dB rende questi numeri gestibili. |
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Filtro di ponderazione A |
Ponderazione in frequenza corrispondente approssimativamente alla curva isofonica a 40 dB, vale a dire la risposta dell’orecchio umano a livelli sonori medio-bassi. È di gran lunga la ponderazione in frequenza più comunemente applicata e viene utilizzata per tutti i livelli sonori. |
Filtro di ponderazione B |
Ponderazione in frequenza corrispondente approssimativamente alla curva isofonica a 70 dB, vale a dire la risposta dell’orecchio umano a livelli sonori medi. |
Filtro di ponderazione C |
Ponderazione in frequenza corrispondente alla curva isofonica a 100 dB, vale a dire la risposta dell’orecchio umano a livelli sonori piuttosto elevati. Utilizzato principalmente per la valutazione dei valori di picco di livelli elevati di pressione sonora. |
Frequenza |
Il numero di variazioni di pressione al secondo. La frequenza è misurata in hertz (Hz). L’udito normale di una persona giovane e sana va da circa 20 Hz a 20000 Hz (20 kHz). |
LAE |
Il livello di esposizione sonora, abbreviato a volte come SEL (Sound Exposure Level o anche Single Event Level, ossia livello evento singolo), è il livello di esposizione sonora espresso come livello. La lettera “A” indica che è stata inclusa la ponderazione A. |
LAeq |
Un parametro di rumore ampiamente utilizzato che calcola un livello costante di rumore con lo stesso contenuto energetico del segnale acustico variabile oggetto di misura. La lettera “A” indica che è stata inclusa la ponderazione A ed “eq” indica che è stato calcolato un livello equivalente. Pertanto LAeq è il livello di rumore continuo equivalente ponderato A. |
LAF |
Il livello sonoro istantaneo ponderato nel tempo, Lp, è disponibile in qualsiasi momento. “A” indica che è utilizzata la ponderazione in frequenza A. “F” indica che è utilizzata la ponderazione temporale Fast (veloce). |
LAF(SPL) |
Il livello di pressione sonora (livello sonoro massimo ponderato nel tempo nel corso dell’ultimo secondo) è disponibile in qualsiasi momento. “A” indica che è utilizzata la ponderazione in frequenza A. “F” indica che è utilizzata la ponderazione temporale Fast (veloce). |
LAFmax |
Livello sonoro massimo ponderato nel tempo, misurato con ponderazione in frequenza A e ponderazione temporale Fast (veloce). È il livello di rumore ambientale massimo raggiunto durante il tempo di misura. Viene spesso utilizzato in combinazione con un altro parametro di rumore (ad esempio LAeq) per verificare che un singolo evento di rumore non superi un dato limite. |
LAFmin |
Livello sonoro minimo ponderato nel tempo, misurato con ponderazione in frequenza A e ponderazione temporale Fast (veloce). È il livello di rumore ambientale minimo raggiunto durante il tempo di misura (la risoluzione temporale è di 1 s). |
LCpicco |
Livello sonoro di picco massimo raggiunto durante una misura. “C” indica che è utilizzata la ponderazione in frequenza C. È utilizzato per valutare i possibili danni all’udito umano causati da livelli di rumore molto elevati di breve durata. |
LCpicco,1s |
Livello sonoro di picco massimo durante l’ultimo secondo, disponibile in qualsiasi momento. “C” indica che è utilizzata la ponderazione in frequenza C. Utilizzato per il monitoraggio dei livelli di picco. |
Lineare |
Valore medio nel tempo (RMS) dell’accelerazione (o tensione) ponderata, calcolato per l’intero periodo di misura con ponderazione in frequenza Lineare. |
Livello di rumorosità |
Livello di rumorosità = 10*log2(Rumorosità) + 40. L’unità è il phon. |
Livello sonoro o livello di pressione sonora |
Il livello in decibel della variazione di pressione di un suono. Vedere anche decibel. |
Picco |
Picco massimo del segnale di accelerazione, velocità, spostamento o dell’ingresso in tensione con ponderazione in frequenza Lineare. |
Ponderazione in frequenza |
Il nostro udito è meno sensibile alle frequenze molto basse e molto alte. Per tenere conto di ciò, è possibile applicare filtri di ponderazione quando si misura il suono. La ponderazione più comunemente usata è la “ponderazione A”, che approssima la risposta dell’orecchio umano a livelli di rumore medio-bassi. Viene utilizzata anche una curva di “ponderazione C”, in particolare quando si valutano suoni molto forti o a bassa frequenza. |
Ponderazione lineare |
La ponderazione in frequenza “lineare” esclude la ponderazione in frequenza ed è quindi equivalente a LIN, Z o FLAT. |
Ponderazione temporale “F”, “S” o “I” |
Una ponderazione temporale (detta anche “costante temporale”) definisce come viene calcolata la media esponenziale nella misura del valore quadratico medio (RMS, root-mean-square). Definisce il modo in cui viene effettuata la perequazione o la media di variazioni di pressione sonora che presentano forti fluttuazioni, per consentire letture utili. Le normative definiscono tre ponderazioni temporali: F (Fast, veloce), S (Slow, lento) e I (Impulse, impulso). La maggior parte delle misure è effettuata utilizzando la ponderazione temporale F, che utilizza una costante di tempo di 125 ms. |
Ponderazione Z |
La ponderazione in frequenza “Zero” esclude la ponderazione in frequenza ed è quindi equivalente a Lineare, LIN o FLAT. |
Rumorosità |
La rumorosità è la valutazione soggettiva dell’intensità di un suono da parte degli esseri umani. La rumorosità dipende dalla frequenza e dalla pressione sonora dello stimolo e dal fatto che il campo sonoro sia a campo libero o diffuso. L’unità è il sone. Il metodo Zwicker di calcolo della rumorosità stazionaria basato su misurazioni in 1/3 d’ottava è descritto nella norma ISO 532 - 1975, metodo B. |
Sottogamma |
Quando il livello sonoro a banda larga è inferiore al campo di misura dello strumento. La sottogamma è indicata solo sullo schermo; con il risultato finale della misura non viene salvata nessuna informazione sulla sottogamma. |
Sovraccarico |
Quando il livello sonoro a banda larga supera il campo di misura dello strumento. L’anello luminoso lampeggerà rapidamente in rosso per i sovraccarichi intermittenti e sarà di colore viola fisso per i sovraccarichi parziali. |
Suono |
Qualsiasi variazione di pressione percepibile dall’orecchio umano. Viene avviato un moto ondulatorio quando un elemento mette in movimento la particella d’aria più vicina, con un effetto di tipo “domino”. Il movimento si diffonde progressivamente alle particelle d’aria adiacenti più lontane dalla sorgente. A seconda del mezzo, il suono si estende e interessa un’area maggiore (si propaga) a velocità diverse. Nell’aria, il suono si propaga a una velocità di circa 340 m/s. Nei liquidi e nei solidi, la velocità di propagazione è maggiore: 1.500 m/s nell’acqua e 5.000 m/s nell’acciaio. |
TCpicco |
Momento in cui è stato raggiunto il livello sonoro di picco. “C” indica che è utilizzata la ponderazione in frequenza C. |
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